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Raccomandazioni di organismi internazionali su remdesivir per COVID-19

AIFA riporta le raccomandazioni fornite da organismi internazionali sull'uso o meno di remdesivir in pazienti COVID-19 ospedalizzati e non

L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) riporta le raccomandazioni di organismi internazionali su remdesivir per COVID-19.

Raccomandazioni sull’uso di remdesivir in soggetti non ospedalizzati per COVID-19 al 23/12/2021

Raccomandazioni IDSA (Infectious Diseases Society of America)

Tra i pazienti ambulatoriali con COVID-19 lieve-moderato e ad alto rischio di progressione verso la malattia grave, il panel di esperti suggerisce di iniziare remdesivir entro 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Si tratta però di una raccomandazione condizionale, con basso livello di certezza dell’evidenza.

Raccomandazioni NIH (National Institutes of Health)

Nelle persone non ospedalizzate con COVID19 lieve-moderato nonché ad alto rischio di progressione, il panel di esperti NHI raccomanda l’utilizzo di remdesivir.

Raccomandazioni sull’uso di remdesivir in soggetti ospedalizzati per COVID-19

Raccomandazioni IDSA (Infectious Diseases Society of America) al 23/12/2021

  • COVID-19 grave (SpO2 ≤94% in aria ambiente): il panel di esperti suggerisce l’utilizzo di remdesivir. Raccomandazione condizionata, moderato livello di certezza dell’evidenza.
  • Pazienti COVID-19 sottoposti a ventilazione invasiva e/o ECMO: il panel suggerisce invece di non iniziare routinariamente remdesivir. Raccomandazione condizionata – livello di certezza dell’evidenza molto bassa.
  • Pazienti in terapia con ossigeno supplementare ma non in ventilazione meccanica o ECMO: il panel suggerisce il trattamento con remdesivir per 5 giorni anziché 10. Raccomandazione condizionata, livello di certezza dell’evidenza bassa.
  • Pazienti COVID-19 senza necessità di ossigeno supplementare e saturazione di ossigeno >94%: il panel suggerisce infine di non iniziare routinariamente remdesivir. Raccomandazione condizionata, livello di certezza dell’evidenza molto bassa.

Raccomandazioni NIH (National Institutes of Health) al 16/12/2021

Il panel di esperti raccomanda con forza di raccomandazione BII il trattamento con remdesivir dei soggetti ospedalizzati in ossigenoterapia a bassi flussi.

Con forza di raccomandazione BIII, raccomanda invece l’uso di remdesivir in associazione a desametasone, nei pazienti ospedalizzati con supplementazione di ossigeno ad alte dosi o in ventilazione meccanica non invasiva.

Raccomandazioni OMS (WHO – World Health Organization) al 24/09/2021

Il panel di esperti dell’OMS non raccomanda l’utilizzo di remdesivir nel trattamento dei pazienti ospedalizzati per COVID-19 indipendentemente dallo stadio di gravità della malattia. Si tratta però di una raccomandazione debole o condizionale.

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, le evidenze attualmente disponibili non suggeriscono alcun effetto importante sulla mortalità, sulla necessità di ventilazione meccanica, né sul tempo al miglioramento clinico.

Il panel di esperti dell’OMS ritiene che le analisi dei sottogruppi siano gravate da margini di incertezza troppo ampi per poterne valutare l’attendibilità dei risultati, in considerazione di importanti criticità metodologiche (assenza di una ipotesi specifica di direzione dell’effetto nei diversi sottogruppi, poche o nessune evidenze pre-esistenti a supporto dei risultati ottenuti, arbitrarietà dei cut-off utilizzati per individuare i diversi sottogruppi, presenza di bias e limitazioni metodologiche che rispondono nel complesso ad una bassa qualità delle evidenze).

Il panel, nonostante la raccomandazione condizionale contro l’utilizzo di remdesivir, supporta comunque l’ulteriore arruolamento di soggetti nei RCT che utilizzano remdesivir, per fornire una maggiore certezza di evidenza relativamente, in particolare, a specifici sottogruppi di pazienti.

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