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Dati real-world su cladribina compresse per la sclerosi multipla

Merck ha annunciato dati di studi di real-world ad interim su cladribina compresse che hanno valutato il livello di disabilità e di mobilità a lungo termine in pazienti con SM recidivante

Dati real-world su cladribina compresse per la sclerosi multipla recidivante (SMR) mostrano efficacia sostenuta e benefici sulla qualità di vita (QoL). In particolare, i dati di efficacia indicano benefici riguardo il livello di disabilità e di mobilità a lungo termine. Secondo quanto riportato da Merck, i benefici sono sostenuti dopo l’ultimo ciclo di trattamento. C’è infatti minore necessità di ricorrere alla sedia a rotelle o a supporti per la deambulazione. I parametri di salute fisica e mentale dopo il primo ciclo di trattamento, nel primo anno, risultano migliorati. Inoltre, dati indipendenti  mostrano che i pazienti in trattamento con Cladribina compresse che ricevono un vaccino a mRNA contro COVID-19 sono in grado di attivare una risposta anticorpale simile a quella delle persone sane.

Cladribina compresse

Cladribina compresse è una terapia orale con breve ciclo di trattamento. È un analogo nucleosidico della deossiadenosina. Il meccanismo attraverso il quale cladribina esercita i propri effetti terapeutici nella SM non è chiarito del tutto. Tuttavia si ritiene che l’effetto principale sui linfociti B e T interrompa a cascata di eventi immunitari alla base
della malattia.

Nell’agosto 2017 la Commissione Europea (CE) ha concesso l’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) di cladribina compresse per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla nei 28 Paesi dell’Unione europea (UE), in Norvegia, Liechtenstein e Islanda. Cladribina Compresse oggi è approvata in oltre 80 Paesi, inclusi US, Canada e Australia.

Il programma di sviluppo clinico per cladribina compresse

Il programma di sviluppo clinico per cladribina compresse include:

  • CLARITY (CLAdRIbine Tablets Treating MS OrallY): studio di fase III a due anni controllato con placebo. È disegnato per valutare efficacia e sicurezza di cladribina compresse in monoterapia in pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente (SMRR).
  • Estensione dello studio CLARITY: studio di fase III controllato con placebo. È disegnato per fornire dati a lungo termine su sicurezza ed efficacia della somministrazione di cladribina compresse per un periodo di 2 anni dopo 2 anni dello studio CLARITY, in base allo schema di trattamento definito per gli Anni 3 e 4.
  • ORACLE MS (ORAl CLadribine in Early MS): studio di fase III a due anni, controllato con placebo. È disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di cladribina compresse in monoterapia in pazienti a rischio di sviluppare SM (pazienti che hanno manifestato un primo evento clinico indicativo di SM).
  • ONWARD (Oral Cladribine Added ON to Interferon beta-1a in Patients With Active Relapsing Disease): studio di fase II controllato con placebo. È disegnato principalmente per valutare sicurezza e tollerabilità dell’impiego aggiuntivo del trattamento con cladribina compresse in pazienti con forme recidivanti di SM, nei quali si è verificata una progressione della malattia nel corso di terapia consolidata con interferone beta.
  • PREMIERE (Prospective Observational Long-term Safety Registry of Multiple Sclerosis): follow-up a lungo termine dei dati dal registro prospettico dei pazienti che sono stati arruolati negli studi clinici di cladribina compresse.

Dati real-world su cladribina compresse per la sclerosi multipla recidivante

Dati ad interim di efficacia e sicurezza dallo studio CLARIFY-MS

Un’analisi ad interim dello studio open-label CLARIFY-MS di fase IV ha dimostrato miglioramenti nei parametri QoL in 426 pazienti con SMR all’inizio del ciclo di trattamento (Anno 1). Dopo aver completato metà del dosaggio cumulativo di cladribina compresse raccomandato nell’arco di due anni, sono stati osservati miglioramenti rispetto al baseline per i punteggi compositi di salute fisica e mentale (p<0,0001 nominali) misurati dal questionario qualità di vita-54.

I dati di sicurezza sono coerenti con il profilo di sicurezza osservato nel programma di sviluppo clinico di cladribina compresse. Nel corso dei due anni dello studio CLARITY, l’evento avverso più comune riportato nei pazienti trattati con cladribina compresse è stato la linfopenia (26,7% con cladribina compresse e 1,8% con placebo). L’incidenza delle infezioni è stata del 48,3% con cladribina compresse e del 42,5% con placebo. I ricercatori hanno valutato da lievi a moderate rispettivamente il 99,1% e il 99% di queste infezioni. Gli eventi avversi riportati in altri studi clinici sono stati simili.

Dati finali dello studio CLASSIC-MS

CLASSIC-MS ha studiato l’efficacia a lungo termine in 435 pazienti con SM recidivante. Il 90,6% di questi pazienti ha ricevuto cladribina compresse nel corso dello studio CLARITY e dell’estensione dello studio CLARITY. Lo studio si è focalizzato sulla disabilità e mobilità a lungo termine.

I dati finali dello studio di follow-up di fase IV CLASSIC-MS mostrano che il 90% dei pazienti con SMR trattati con cladribina compresse non ha avuto bisogno di usare una sedia a rotelle o non è stato costretto a letto (quindi con un valore sulla scala EDSS Expanded Disability Status Scale <7) dopo un follow-up mediano di 10,9 anni (range 9,3-14,9). Inoltre, l’81,2% dei pazienti trattati con cladribina compresse non ha avuto bisogno di un supporto per la deambulazione.

Risposta sierologica al vaccino COVID-19 in persone trattate con cladribina compresseDati real-world su cladribina compresse per la sclerosi multipla

Uno studio indipendente, presentato da Adi Vaknin-Dembinsky, MD, PhD, Senior Neurologist, Hadassah Medical Center, Hebrew University, Gerusalemme, Israele, ha valutato la risposta anticorpale in persone sane e in pazienti con SM (non in trattamento o trattati con cladribina compresse o con interferone beta-1a) dopo aver completato il ciclo vaccinale anti COVID-19 con il vaccino mRNA di Pfizer/BioNTech.

I pazienti trattati con cladribina compresse e quelli trattati con interferone beta-1a che hanno ricevuto il vaccino Pfizer/BioNTech contro il hanno mostrato una risposta sierologica positiva (AU/ml >19), simile a quella delle persone sane. In particolare, tutti i pazienti con SM trattati con cladribina compresse (n=30) hanno avuto una risposta sierologica positiva contro la proteina spike dalle due alle tre settimane dopo la vaccinazione (media=226,3±121,4). Nello studio, l’intervallo più corto tra la vaccinazione e l’ultima somministrazione di cladribina compresse è stato di 12 settimane.

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